La sacra manifestazione del presepe vivente, curata dall'Associazione Sestante e dalla Parrocchia Santa Maria, con cadenza biennale fino al 2018, torna quest'anno dopo uno stop dovuto al periodo di pandemia.
Il complesso abbaziale ben si presta alla realizazione di quadri scenici tipici della Palestina ai tempi di Gesù per rievocare il primo Natale. I figuranti del presepe di Sesto, invece di indossare vestiti eleganti, avranno addosso i panni semplici e umili di pastori, contadini, pescatori, mercanti, predicatori, viandanti per percorrere la strada che conduce alla stalla della Nascita, e incontrare la Luce di Dio, Gesù, che viene ad illuminare il mondo, allora a Betlemme, come oggi a Sesto al Reghena.
Non sono ammessi animali all'interno dell'area del Presepe Vivente.